Ultima modifica: 27 Febbraio 2016

Dimorfismo sessuale

Cervo Volante

Cervo Volante

Gli animali in figura non appartengono, come potrebbe sembrare, a specie diverse ma sono organismi di sesso opposto della stessa specie. In molti animali, infatti, possiamo osservare differenze fisiche tra il maschio e la femmina, questa caratteristica è chiamata dimorfismo sessuale.

Anche nella specie umana osserviamo il dimorfismo sessuale?

Negli adulti della nostra specie la barba o la muscolatura dell’uomo e i seni pronunciati o i fianchi larghi della donna sono alcune delle caratteristiche (caratteri sessuali secondari), che permettono di distinguere il sesso maschile da quello femminile senza osservare gli organi genitali (caratteri sessuali primari).

È sempre così?

Neonato

Neonato

Non sempre, infatti alla nascita se non osserviamo gli organi genitali è molto difficile capire se il neonato che abbiamo di fronte sia un maschio o una femmina.

Nel primo mese dello sviluppo embrionale non possiamo neanche affidarci ai caratteri sessuali primari infatti, come si vede nella figura, le gonadi fino alla settima settimana sono uguali nei due sessi. Successivamente la presenza o l’assenza di un gene che si trova sul cromosoma Y (che si trova solo nei maschi) determina la formazione dei testicoli che producono il testosterone, un ormone ossia una sostanza chimica che viene immessa nel sangue e determina alcune reazioni nelle cellule bersaglio, che permetterà lo sviluppo delle altre parti dell’apparato riproduttore maschile. In assenza del gene si svilupperanno, invece, le ovaie e le altre parti dell’apparato riproduttore femminile.

Genitali esterni embrionaliIn entrambi i sessi i gameti iniziano a maturare intorno a circa 13 anni nei maschi e intorno agli 11 nelle femmine: questa fase viene chiamata pubertà; in questo periodo nel maschio i testicoli iniziano a produrre gli spermatozoi mentre nella femmina inizia il processo di maturazione delle cellule uovo e la comparsa delle mestruazioni l’emorragia dovuta allo sfaldamento della parte superficiale dell’utero che si ripete circa una volta al mese fino ai 45 – 55 anni.