Dinosauri - Dinosauri e Uccelli

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Dinosauri

I dinosauri sono stati un gruppo di animali molto diversificato comparso durante il Triassico superiore (circa 230 milioni di anni fa) che dominò il pianeta fino alla fine del Cretaceo (circa 65 milioni di anni fa), quando l'estinzione portò alla scomparsa di tutti i dinosauri non aviani (ossia tutti tranne gli uccelli). Furono, quindi, per circa 160 milioni di anni i vertebrati terrestri dominanti.
I resti fossili indicano che gli uccelli si originarono all'interno dei celerosauri un gruppo di dinosauri, durante il periodo Giurassico. Di conseguenza, nei moderni sistemi di classificazione (cladistici), gli uccelli sono considerati l’unico gruppo di dinosauri sopravvissuto. Il termine dinosauro è anche usato, in modo sbagliato, per indicare ogni grande rettile vissuto nel Mesozoico, come i pterosauri o gli acquatici ittiosauri.
I dinosauri sono un gruppo di animali molto diversificato: a parte gli uccelli attuali che contano oltre 9000 specie, basandosi sui fossili, i paleontologi ne hanno identificato più di 1000 specie. I dinosauri sono quindi rappresentati su ogni continente sia da specie fossili che da specie attuali (gli uccelli). Alcuni dinosauri erano erbivori, altri carnivori. Molti di essi erano bipedi, mentre altri erano quadrupedi o capaci di muoversi sia a due che a quattro zampe. Molte specie possedevano elaborate strutture come corna e creste (per difesa, per la termoregolazione, per il corteggiamento). Probabilmente molti di loro costruivano nidi e depositavano uova, così come fanno gli uccelli odierni. Variavano molto in taglia e peso: nonostante si ritenga comunemente il contrario, la taglia media dei dinosauri conosciuti non era superiore a quella di una pecora anche se alcuni di essi erano enormi. Gli attuali primatisti sono stati scoperti tutti dopo il 1970 e comprendono il massiccio Argentinosauro, il cui peso potrebbe essere stato di 100 tonnellate, il Supersaurus lungo 40 metri e il Sauroposeidon alto 18 metri.
Nessun altro gruppo di animali terrestri si avvicina a queste dimensioni. Il più grande elefante registrato pesava appena 8 tonnellate, mentre la più alta giraffa era alta appena 6 m. Anche i grandi mammiferi preistorici come, il mammut imperiale, erano nani in confronto ai giganteschi sauropodi. Solo pochi animali acquatici si avvicinano a tali dimensioni: tra questi la balenottera azzurra è la più grande e raggiunge i 33 m di lunghezza.
Nonostante la parola dinosauro significhi “terribile lucertola o lucertola terribilmente grande” (proposta dal paleontologo inglese Richard Owen nel 1842), il nome non è corretto: i dinosauri infatti non erano lucertole, ma un gruppo separato di rettili con una particolare postura eretta che non si riscontra nelle vere lucertole. Per distinguere i dinosauri dagli altri rettili possiamo pensare:
  • Habitat: i dinosauri erano esclusivamente terrestri e qualsiasi rettile marino (come gli ittiosauri) o volante (pterosauri), nonostante a volte siano comunemente definiti tali, non erano in realtà dinosauri. Esistevano, probabilmente, alcuni gruppi che, avendo un rivestimento piumato, avevano la possibilità di volare o almeno di planare come l’Archaeopteryx e diversi celurosauri.
  • Posizionamento degli arti: nei dinosauri gli arti sono collocati direttamente sotto il corpo (in maniera simile agli uccelli odierni, o anche nei mammiferi); ne consegue che quando l'animale era fermo gli arti erano quasi perpendicolari al corpo (pensiamo a un leone o a una mucca) mentre il ventre e quasi tutta la coda non toccavano il terreno. In qualsiasi altro rettile questo non avviene: le articolazioni sporgono all'esterno del corpo (presentando una specie di "gomito") e quando è fermo l'animale tocca il suolo con il ventre e la coda.
Fino alla prima metà del Novecento, gran parte della comunità scientifica riteneva che i dinosauri fossero lenti, poco intelligenti e a sangue freddo. Numerose ricerche a partire dagli anni settanta, però, hanno indicato che i dinosauri erano animali attivi con un elevato metabolismo e numerosi adattamenti per la vita sociale. Dallo studio dei fossili, i paleontologi, hanno ipotizzato che i dinosauri, o almeno alcuni di loro, avevano una sorta di comportamento sociale, forse migravano in grandi branchi analogamente ai mammiferi erbivori moderni (come le specie africane). Un'ipotesi sostiene che questo comportamento poteva fornire un sistema di allarme contro taluni predatori. È possibile che anche i dinosauri carnivori abbiano avuto comportamenti sociali, come accade oggi per i lupi e i grandi felini. Unità familiari potrebbero avere viaggiato insieme per lunghi periodi in modo da aiutarsi reciprocamente a sopravvivere. Tuttavia questo è messo in dubbio dal fatto che negli arcosauri odierni (il gruppo che comprende sia i dinosauri sia i loro parenti più stretti, i coccodrilli) non è presente alcun tipo di organizzazione sociale: collaborano nella caccia (come i coccodrilli del Nilo) ma lo fanno senza sviluppare complessi sistemi sociali probabilmente è più corretto parlare di occasionale collaborazione per raggiungere uno scopo.
Il primo dinosauro conosciuto, l'Eoraptor lunensis apparve approssimativamente 230 milioni di anni fa, tra il Triassico medio e il Triassico superiore, circa 20 milioni di anni dopo l'estinzione di massa che causò la scomparsa di circa il 75% di tutta la varietà biologica del pianeta. I paleontologi credono che Eoraptor potesse assomigliare all'antenato comune di tutti i dinosauri. Se ciò fosse vero, le sue caratteristiche farebbero pensare che i primi dinosauri fossero piccoli predatori bipedi.
Classificazione
I dinosauri sono arcosauri, come i moderni coccodrilli e gli uccelli. Hanno un cranio diapside (come gli uccelli e la maggior parte dei rettili tranne le tartarughe che sono anapsidi), avendo due fori (finestre temporali) dove si attaccano i muscoli della mascella. Dalla prima scoperta dei dinosauri, i paleontologi ipotizzarono che fossero creature ectotermiche (ossia non in grado di produrre calore come gli attuali uccelli e i mammiferi). Questa ipotesi implicava che i dinosauri fossero per lo più organismi lenti e pigri, confrontabili con i moderni rettili, che hanno bisogno del sole per riscaldare i loro corpi. In realtà il paelontologo inglese Owen, quando creò il nome Dinosauria, ipotizzò se non una completa omotermia, almeno un cuore complesso a quattro cavità. Diverse scoperte successive hanno confermato questa ipotesi: il ritrovamento di dinosauri in territori dal clima freddo (nord della Siberia e dell'Alaska) dove sopportavano sei mesi di inverno gelido e scuro e la scoperta di dinosauri piumati le cui piume fornivano una regolazione per isolamento. Gli ultimi studi ipotizzano che mentre alcuni dinosauri potevano regolare la temperatura con metodi biologici interni (come gli uccelli) altri potevano sfruttare la grande massa corporea: infatti tutti gli animali molto grandi perdono calore lentamente (legge di Haldane) perché la superficie esterna (attraverso cui avvengono gli scambi) è poco estesa rispetto al volume interno (dove viene prodotto il calore). Tuttavia questo comportava un problema diverso: i grandi mammiferi, come gli elefanti, quando la quantità di calore disperso attraverso la pelle è scende al di sotto della quantità di calore prodotta all'interno del corpo, sono costretti ad utilizzare metodi diversi per evitare il surriscaldamento. Gli elefanti possiedono grandi orecchie che aumentano la loro superficie corporea, usano la proboscide per spruzzarsi di acqua e si immergono nel fango. Questi comportamenti aumentano il raffreddamento per evaporazione. Forse i grandi dinosauri avevano lo stesso comportamento e possedevano strutture come le piastre ossee degli stegosauri per raffreddarsi.
Dinosauri piumati e la connessione con gli uccelli
A partire dagli anni novanta sono stati scoperti diversi dinosauri piumati, rafforzando l'idea della stretta relazione tra i dinosauri e gli uccelli. La maggior parte di questi esemplari erano originari di una provincia della Cina nordorientale, che nel Cretaceo era un’isola. Le piume si erano conservate per effetto delle particolari condizioni di fossilizzazione. È quindi possibile che i dinosauri potessero essere dotati di piume anche in altre parti del mondo, sebbene le piume non si siano conservate.
Qualche anno fa, inoltre, è stato scoperto uno strano fossile di Microraptor che dimostrerebbe come questo piccolo dinosauro possedesse addirittura quattro "ali", adatte presumibilmente al volo planato, a testimonianza del fatto che vi furono molteplici vie evolutive verso gli spazi aerei da parte dei dinosauri.
Ipotesi sull'estinzione dei dinosauri
L'ipotesi attualmente più accreditata, proposta da Walter Alvarez, collega l'estinzione di massa alla fine del periodo Cretaceo (65 milioni di anni fa) ad un impatto di un asteroide o di una cometa di 10 km di diametro che colpì la penisola dello Yucatán (Messico), scavando un cratere che ha un diametro di oltre 170 km. Questo evento causò l'estinzione dei dinosauri e di molte altre forme di vita: si estinsero infatti nello stesso periodo anche ammoniti, plesiosauri, pterosauri, la maggior parte delle specie di uccelli e molti gruppi di mammiferi (mentre altri riuscendo a sopravvivere riuscirono a formare molte nuove specie). L'impatto con l'oggetto celeste insieme ad una maggiore attività vulcanica, portò alla dispersione nell'atmosfera di pulviscolo in quantità tali da sovvertire in tutto il pianeta le condizioni climatiche. Anche se la maggior parte delle evidenze geologiche e paleontologiche sembra indicare l'estinzione dei dinosauri intorno a 65 milioni di anni fa non è da escludere la sopravvivenza di popolazioni relitte anche negli anni successivi.

 
 
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